immagine di espansore palatale consegnato nel nostro centroL’espansore palatale è un dispositivo ortodontico fisso ancorato ai primi molari superiori permanenti, aderente alla volta palatina, che permette di ottenere un’espansione ossea e un allargamento del palato, se vengono applicate forze elevate e rapide, oppure uno spostamento puramente dentale se vengono applicate forze leggere e lente. Esso viene adoperato nei casi di discrepanza trasversale dell’arcata superiore, cioè quando ci troviamo di fronte ad un palato “stretto” rispetto all’arcata inferiore e con volta palatina ogivale.

Il palato è il tetto della cavità buccale, rivestito da mucosa. Presenta di una parte anteriore ossea, il palato duro, e di una porzione posteriore di muscolatura molle, il palato molle.

Il palato duro è costituito dai processi palatini dell’osso mascellare, dalle lamine orizzontali delle ossa palatine e da un rivestimento muco-periostale. Il piano osseo termina con i processi alveolari, dove sono collocati i denti superiori.

La mucosa si presenta di colore rosa pallido e presenta diversi rilievi: le rughe palatine e il rafe palatino. Il palato duro prende parte alla costituzione del pavimento delle fosse nasali, quindi il suo normale sviluppo coopera con una fisiologica respirazione. Il palato molle ha la funzione di isolare la cavità orale dal rinofaringe durante la deglutizione.

Espansore palatale: quali sono i corretti rapporti occlusali?

Dal punto di vista dei rapporti occlusali dei denti superiori con gli inferiori la norma prevede che i denti superiori si trovino a “ricoprire” i denti inferiori, secondo precisi rapporti trasversali e antero-posteriori.

Un’alterazione dei rapporti trasversali può far incorrere nel morso incrociato o cross-bite dove i denti dell’arcata superiore anziché ricoprire i denti antagonisti si trovano in una posizione invertita.

Il cross-bite, dentale o scheletrico, può essere anteriore, con morso inverso anteriore, mento pronunciato e profilo appiattito, tipico delle III classi, ma più frequentemente il morso incrociato è posteriore, limitato ai settori latero-posteriori, su uno o entrambi i lati, in tal caso avremo una limitazione funzionale, dal momento che la mandibola risulta molto limitata nelle sue fisiologiche escursioni in lateralità durante i normali atti come la masticazione.

Il morso crociato posteriore è spesso associato ad un palato “piccolo” o “stretto” e a problemi di respirazione orale. In quest’ultimo caso, per correggere il problema, si può utilizzare un apparecchio ortodontico per allargare il palato o apparecchio espansore.

Apparecchio ai denti per allargare il palato: rimedi per il palato stretto.

Prima di parlare di terapia bisognerà valutare se il cross è solo un problema dentale, quindi dato da una errata inclinazione dentale, oppure della base ossea, dove vi è una ridotta ampiezza del palato, con accorciamento dei diametri trasversi.

Per valutare il problema l’ortodontista o il dentista che si occupa di ortodonzia dovrà fare l’analisi dei modelli, misurando le varie distanze tra i denti dell’arcata dentaria superiore relazionate con l’arcata inferiore ed eseguire un’analisi cefalometrica su una radiografia frontale per ottenere la diagnosi di certezza se la contrazione interessa la componente scheletrica o meno.

Fondamentale per la diagnosi è l’esame obiettivo, dove si valuterà la presenza di abitudini viziate che hanno causato un iposviluppo dell’arcata superiore come: succhiamento del dito o del ciuccio, respirazione orale, etc.

In presenza di soggetti in crescita sarà possibile espandere il palato a livello osseo, oltre ad avere un effetto dentale, si otterrà la separazione della sutura palatina mediana, invece, in soggetti che hanno passato il picco di crescita puberale, cioè negli adulti, sarà possibile solo un effetto dentale e per la correzione di gravi discrepanze ossee e quindi allargare il palato negli adulti si dovrà valutare la possibilità di effettuare un’operazione di chirurgia maxillo facciale.

Effettuata la diagnosi e capito se la contrazione è data da fattori dentali o scheletrici si potrà scegliere il tipo di apparecchio per l’espansione e allargamento del palato o, semplicemente, per dare la giusta inclinazione ai denti.

Espansore palatale: quando è indicato? Che tipologie di apparecchi esistono?

Quando si ha una discrepanza scheletrica si utilizza un apparecchio espansore del palato o disgiuntore palatale, cioè un apparecchio fisso per allargare il palato, che può essere di 2 tipi: espansore lento o espansore palatale rapido.

In entrambi i casi è un apparecchio posizionato sotto al palato, fissato ai molari superiori con 2 bande ortodontiche, e due bracci metallici adagiati sui premolari superiori; alcuni modelli di espansore rapido o dilatatore del palato prevedono delle bande anche sui primi premolari superiori.

L’espansore lento può essere costituito da diverse loop di lega metallica che vengono attivate dal medico in bocca o rimuovendo l’apparecchio e ricementandolo, come il quad-elix, oppure presenta una vite con al centro dell’apparecchiatura, che però sprigiona la forza espansiva in maniera lenta, come l’ELA o il pendex, una variante dell’apparecchio pendulum di Hilgers, che presenta delle loop in TMA e una vite centrale che permette l’espansione.

L’espansore rapido palatale o REP, invece, presenta una vite al centro che deve essere attivata con l’apposita chiavetta.

Per problemi di contrazione puramente dentali si possono utilizzare delle placchette di resina mobili di tipo Hawley costituite da ganci sui molari permanenti o sui denti decidui, un arco metallico vestibolare ed una vite di espansione al centro, che dovrà essere attivata, con l’apposita chiavetta, secondo le modalità descritte dall’ortodontista, e che dovranno essere portate tutto il giorno, tranne durante i pasti, per ottenere l’efficacia terapeutica.

Oppure è previsto l’utilizzo di altri presidi come la barra palatale o barra palatina di Gosgarian, una barra palatina fissata a 2 bande ortodontiche sui primi molari superiori, con bracci o senza bracci metallici, che si limita a dare un’inclinazione vestibolare ai molari superiori. Come detto prima, esistono diversi apparecchi ortodontici per allargare il palato e sarà l’ortodontista a valutare la terapia e l’espansore ortodontico migliore per la risoluzione del caso.

Espansore rapido del palato: in cosa consiste?

L’espansore rapido palatale o disgiuntore rapido del palato viene adoperato, come detto prima, per l’espansione ossea in caso di palato stretto: esso consiste in una vite centrale, posta sotto al palato, saldata a 2 bande ortodontiche sui primi molari superiori, e due bracci che si adagiano accanto ai premolari. In alcuni casi, come nell’espansore rapido del palato di Veltri, si può avere un ulteriore ancoraggio sui primi premolari superiori.

La vite deve essere attivata con un’apposita chiavetta dal genitore del piccolo paziente, secondo le modalità descritte dall’ortodontista. Ormai è l’apparecchio più usato come apparecchio per il palato stretto.

Come dice il nome, espansore rapido, l’attivazione deve essere data in pochi giorni: esistono diversi protocolli di attivazione, il più diffuso è costituito da 2 giri di vite ( un giro corrisponde ad ¼ d giro della vite) al dì, per un massimo di 6/7 giorni. Durante l’utilizzo dell’espansore è normale la comparsa di uno spazio tra gli incisivi centrali superiori, distema interincisivo, indice del corretto funzionamento dell’apparecchio dilatatore del palato, che si risolverà spontaneamente.

Importante è sottolineare è che a volte non compare nessun distema, ma ciò non è indice di scarsi risultati, sarà l’ortodontista a valutare se è avvenuta o meno la corretta espansione valutando se i molari sono ancora in morso incrociato o no.

Espansore palatale: costo

Il costo dell’espansore rapido del palato varia se la terapia espansiva è una pura terapia intercettiva, quindi una terapia in soggetto in fase di crescita e con dentatura mista, o come fase iniziale di un trattamento ortodontico fisso più complesso. Il costo per un trattamento con un espansore palatale o apparecchio per allargare il palato è a discrezione del medico, come i prezzi per ogni terapia da lui effettuata.

Espansore rapido del palato: effetti collaterali

Già dalla prima attivazione è normale la comparsa di dolenzia all’arcata superiore, data dalla trazione e dalla successiva separazione della sutura palatina.

L’entità di tale dolenzia è soggettiva e si può ovviare con l’utilizzo di un analgesico secondo le modalità indicate dal medico. Come accennato prima, potrebbe comparire un diastema interincisivo all’arcata superiore che si risolverà spontaneamente.

Potrebbero apparire dei segni sulla lingua, come uno stampo della vite o nel caso di un espansore lento, come il quad elix, delle loop dell’apparecchio stesso, basterà spazzolare la lingua con lo spazzolino da denti prima di lavare i denti, usare un collutorio alla clorexidina per massimo 7 giorni, per avere la risoluzione del problema in pochi giorni.

L’apparecchio non necessita di essere lavato a parte, basteranno le normali manovre di igiene orale con spazzolino e dentifricio per assicurare la corretta igiene. Di ausilio è l’utilizzo di un colluttorio con l’effettuazione di sciacqui per permettere la detersione della vite e delle altre componenti dell’apparecchio.

Espansore palatale per bambini: fino a che età è possibile l’espansione delle arcate? E negli adulti?

L’ utilizzo di un espansore palatale nei bambini è possibile fino alla pubertà, quando termina la fase di crescita non sarà più possibile ottenere l’apertura della sutura mediana palatina e quindi nell’adulto si avrà solo un effetto dentale, difatti applicare un espansore rapido in un adulto comporterebbe dei seri danni ai molari permanenti.

Per valutare l’esatto periodo di crescita in cui si trova il piccolo paziente l’ortodontista richiede o la radiografia della mano o una radiografia telecranio in norma lateralis, dove sono rappresentante le prime vertebre cervicali, con la quale valuterà lo stadio di crescita del paziente ed effettuerà le misurazioni auxologiche.

Nell’adulto è possibile solo l’espansione chirurgica del palato, dove la sutura viene aperta, come se venisse fratturata, dal chirurgo maxillo facciale. Pertanto l’espansore palatale utilizzato negli adulti è sempre di tipo lento e con effetti prettamente dentali.

L’apparecchio per allargare il palato nei bambini ormai trova ampio utilizzo per la risoluzione di problematiche connesse non solo al morso incrociato ma, adoperato assieme alla terapia ortopedica-funzionale, anche alla respirazione orale, malocclusione di classe II o III, presenza di morso aperto o open-bite.

Difatti i protocolli terapeutici in presenza di malocclusione di classe II o III prevedono spesso l’espansione dell’arcata superiore per permettere il giusto ingranaggio occlusale antero-posteriore una volta risolto il problema in senso trasversale. L’utilizzo di un espansore rapido del palato nei bambini o di un espansore lento è a discrezione del medico che valuterà sia in base al grado di calcificazione della sutura palatina in relazione usando come riferimento età e misurazioni auxologiche, sia in base alla presenza di una reale discrepanza ossea o solo un’inclinazione dentale errata.

Autore: Dr. Salvatore Cobisi

Fonti:

Espansione rapida palatale: terapia del deficit trasversale scheletrico del mascellare superiore_Paola Cozza_ iso istituto studi odontoiatrici.