Se vi sembra di avere le gengive nere o di colore rosso scuro, tendente al nero, questa condizione può essere dovuta ad ereditarietà, origini etniche, alcuni farmaci, patologie o a un’avanzata forma di gengivite o di malattia parodontale. Di solito le gengive nere non sono dolorose, ma possono creare un disagio estetico, soprattutto quando si sorride.
Quando però all’origine del problema vi è la malattia parodontale o la gengivite, la condizione può essere alquanto dolorosa e richiedere cure mediche.

Gengive nere: cause

Il colore delle gengive sane è di solito rosa corallo, ma può cambiare in seguito a determinate condizioni, come stati infiammatori che provocano arrossamento. Tuttavia, proprio come non esistono due impronte digitali identiche, variazioni nel colore delle gengive sono del tutto normali.
Gengive scure o un po’ nere possono essere l’espressione di una maggiore concentrazione di melanina o di squilibri nella pigmentazione. Questa condizione si verifica più comunemente negli individui dalla pelle scura. Proprio come un’eccessiva esposizione solare causa un accumulo di melanina nella pelle, altrettanto può succedere alle gengive.
Alcune malattie sono caratterizzate da un aumento della produzione di melanina. Solo per citarne alcune, il raro disturbo endocrino noto come morbo di Addison, la sindrome di Peutz-Jeghers, un disturbo intestinale ereditario, e la malattia di Von Recklinghausen che colpisce le ossa.
Tutte queste patologie causano un’alternanza di macchie cutanee scure e di scolorimento che possono interessare anche le gengive.

Alcuni farmaci come la minociclina, agenti antimalarici, antidrepressivi triciclici, corone a base di metalli o otturazioni possono provocare gengive nere e gonfie.
Si possono avere gengive nere a causa del fumo e gengive nere per la cocaina, soprattutto se questa viene assunta per strofinamento sulle mucose orali.
Quando si hanno sulle gengive macchie nere, si può trattare di innocue conseguenze di cure dentali, ma può anche essere il campanello d’allarme di malattie del cavo orale.
Il cosiddetto “”tatuaggio da amalgama””, caratterizzato da macchie scure di colore grigio, blu o nero, è causato da piccole particelle di amalgama che finiscono nelle membrane orali. Per fortuna non è nulla di preoccupante, ma è sempre meglio parlarne col dentista perché queste macchie, di forma regolare e rotonda, possono talvolta indicare lo stadio iniziale di un cancro orale.

È possibile avere gengive nere per un dente devitalizzato o gengive nere dopo l’estrazione di un dente, soprattutto se l’intervento è stato complicato, con possibile fresatura dell’osso. Anche se le gengive sono nere e doloranti, il decorso di guarigione delle gengiva rientra nella normalità.

Gengive scure e igiene orale

Spesso le gengive nere vicino ai denti sono un segno di trascuratezza dell’igiene orale. Quando il cibo e i batteri alimentari si depositano nel solco gengivale, si formano degli accumuli di placca che provocano gonfiore e arrossamento. Se la placca non viene adeguatamente rimossa, può causare una gengivite o, se arriva ad intaccare le ossa e i tessuti sottostanti, può provocare la malattia parodontale. Accumuli importanti di placca e tartaro possono rendere i bordi gengivali molto scuri o addirittura neri.
In caso di gengive nere e tartaro, intensificare l’igiene orale domestica non basta, ma è necessario effettuare una pulizia dei denti professionale, o detartrasi. Più spesso, per donare alle gengive il loro colore originario, è necessario raschiare il tartaro nelle tasche parodontali e sottoporsi ad una terapia antibiotica specifica per inibire la proliferazioe batterica.

Gengive nere: gengivite e malattia parodontale

Le gengive nere possono anche essere un sintono di malattia parodontale necrotizzante acuta, anche nota come malattia delle gengive nere. La colorazione nera è il risultato della morte del tessuto, o necrosi. Altri sintomi includono sanguinamento spontaneo, principio di dolore, uno sgradevole odore del cavo orale e il tessuto gengivale che appare smussato tra i denti, senza la tipica forma conica delle gengive sane.

Fattori che possono contribuire a questa condizione includono stress, alimentazione scorretta, fumo e infezioni virali; sono note infatti le gengive nere per hiv. Se trascurata, la malattia può propagarsi alle cartilagini e alle ossa che circondano i denti.

Fortunatamente, questa condizione può essere curata con gli antibiotici o rimuovendo chirurgicamente il tessuto danneggiato. L’ossigenoterapia, usata in combinazione con antibiotici sistemici, può aiutare a ridurre il danno al tessuto gengivale causato dai batteri nocivi.
Un’altra condizione che può rendere le gengive nere è la gengivite ulcerativa necrotizzante acuta, che può causare l’accumulo di una pellicola grigiastra sulle gengive. Causata da una scarsa igiene orale e raramente vista al giorno d’oggi, questa malattia è comunemente chiamata trench mouth (letteralmente, “”bocca da trincea””) perché diffusa prevalentemente durante la prima guerra mondiale tra i soldati che passavano molto tempo sul campo di battaglia senza potersi prendere cura dei propri denti.

Gengive nere in gravidanza

Le gengive nere in gravidanza sono dovute a molteplici fattori. Innanzitutto le mucose orali diventano più spesse e irrorate di sangue, il che le fa sembrare più scure. Inoltre, durante la gravidanza, il sistema immunitario si indebolisce per difendere il feto, rendendo la futura madre più vulnerabile a carie e gengiviti.
La placca batterica nelle gestanti è più aggressiva a causa di una proteina contenuta nella saliva, detta mucina, che promuove l’aggregazione batterica, favorendo la formazione di gengive nere e ritirate.

Alcune abitudini legate alla gravidanza, come quella di mangiare poco e spesso, aumentando la quantità di zuccheri ingeriti, possono aumentare il rischio di carie e di gengive infiammate. Inoltre, le mucose gonfie favoriscono l’accumulo del cibo negli spazi interdentali.
I rimedi per le gengive nere in gravidanza e per la prevenzione, in generale, della salute orale sono rappresentati da una regolare igiene dentale, costituita da un corretto spazzolamento dei denti dopo ogni pasto (e ogni rigurgito), l’uso di un dentifricio al fluoro e del filo interdentale, e il ricorso, all’occorrenza, alla detartrasi.

Gengive nere nei bambini

La dentizione è una delle tappe più significative della vita di vostro figlio. Tra i sintomi che segnalano l’arrivo imminente dei dentini del neonato vi sono le gengive gonfie. Quando i denti stanno per spuntare, esercitano una pressione sulle gengive che, di conseguenza, si irritano.
Vedere le gengive annerite nei punti di eruzione dei dentini è fonte di preoccupazione per ogni genitore e induce a chiedersi se si tratti di un fenomeno normale o se dipenda da un dente marcio o da qualche patologia.

Nel 99% dei casi non è nulla di cui preoccuparsi: le gengive nere nei neonati sono del tutto normali.
Ma qual è il fattore scatenante di questo fenomeno?
Le gengive possono assumere un aspetto edematoso a causa del dente che prova ad uscire e che comincia dunque a spingere sulla gengiva stessa.
Talvolta le gengive nere alla base sono causate da un dente che taglia un vaso sanguigno, provocando un accumulo di sangue sotto la pelle. Normalmente il sangue si coagula, ma quello raccolto intorno al dente rimane, e appare come una bolla scura di sangue sulla gengiva.

La gengiva può rimanere scura per un bel po’ di tempo – in alcuni casi fino a due mesi – e comunque finché il dente si fa strada nella pelle.
Quando il dentino finalmente viene fuori, è normale aspettarsi un po’ di sangue.
Quello che potete fare è spennellare un cotton fioc o della garza imbevuta di colluttorio sulla zona irritata e gonfia.
Un altro sintomo che annuncia i primi dentini nel neonato è la salivazione, che risulta aumentata per via delle mucose gengivali che si preparano ad ospitare i denti.
Talvolta l’alone nero intorno alle gengive può essere dovuto all’acidità della saliva che genera placca pigmentata.

Le gengive nere nel bimbo possono anche essere sintomo di malattia parodontale. Questa si verifica a causa dei residui di cibo e dei batteri che, reagendo, producono degli acidi che danneggiano i denti e irritano le gengive. In presenza di una notevole proliferazione batterica, può insorgere una patologia detta malattia parodontale necrotizzante acuta, caratterizzata appunto dalla degenerazione delle gengive e dal loro annerimento.
Anche se all’origine di questa malattia vi possono essere disordini del sistema immunitario o una predisposizione genetica, il latte può aggravare la situazione, soprattutto se non si provvede a spazzolare i denti con regolarità subito dopo la sua ingestione. Per questo è necessario, dopo aver bevuto il latte o un succo di frutta, spazzolare con cura i denti del bambino, in modo da non inasprire la malattia, ma anche per evitare la formazione di carie.

Gengive nere: cosa fare

Se le gengive scure vi creano imbarazzo e desiderate sfoggiare un sorriso più gradevole, non disperate perché possono essere trattate. Lo strato scuro può essere rimosso tramite una procedura chirurgica che rivela il tessuto rosa sottostante. Terminato il processo di guarigione, ritorna solo un po’ di pigmentazione, mentre il colore più chiaro rimane.
Se pensate che le gengive nere siano dovute ad un’eccessiva pigmentazione di melanina, rivolgetevi ad uno specialista. Alcuni dentisti e periodontisti offrono procedure cosmetiche di depigmentazione gengivale, cioè di sbiancamento, che schiariscono le gengive e migliorano il loro aspetto estetico.
Il trattamento è indolore e utilizza un laser che altera permanentemente il pigmento di melanina, affinché le gengive appaiano rosa e in salute.