I pazienti che perdono i denti per varie cause (parodontite, carie o traumi) purtroppo sono molti.

La cosa peggiore è che gran parte di questi pazienti non può o non desidera sostituire al più presto i denti perduti. Molto probabilmente perché pensano di poterlo fare in qualsiasi momento, in realtà con il passare del tempo l’osso mascellare si riassorbe e a questo punto la gran parte dei dentisti preferiranno indicare una protesi mobile, vista la difficoltà del caso.

In realtà in molti casi hanno ragione, spesso anche con innesti ossei non è possibile eseguire la procedura. A questo punto le alternative sono solo due: rassegnarsi all’uso perenne di una protesi mobile o optare per tecniche chirurgiche avanzate di riabilitazione.

Esistano per fortuna impianti dentali speciali per questi casi, per pazienti con poco o senza osso.

impianti zigomatici

In cosa sono speciali questi impianti?

Fondamentalmente per la loro forma, lunghezza e sito di inserimento. Sono impianti molto più lunghi degli impianti dentali convenzionali (4 o 5 volte), sono concepiti secondo speciali standard di produzione e sono progettati per essere inseriti in altre ossa facciali; diverse dalle ossa mascellari.

Gli impianti zigomatici, come suggerisce il nome, si inseriscono nell’osso zigomatico, dove il tessuto osseo è molto più denso di quello della mascella superiore.

Questa solida struttura a supporto degli impianti, offre una maggiore ritenzione e distribuisce i carichi funzionali su una superficie più ampia, consentendo un posizionamento immediato e di successo delle protesi dentarie lo stesso giorno dell’intervento; o comunque entro 24 ore nella gran parte dei casi..

 

Quali sono i vantaggi degli impianti zigomatici?

Nei casi di grave atrofia mascellare, i vantaggi sono molti! Vediamo di seguito i 4 motivi principali per cui gli impianti lunghi sono un’alternativa ideale e di gran lunga superiore ad altre tecniche chirurgiche in questi tipi di pazienti:

  • Non sono necessari gli innesti ossei Poiché sono inseriti nella parte interna degli zigomi, con questi impianti non è necessario utilizzare l’osso mascellare per il loro posizionamento.
  • Trattamento meno invasivo e più conservativo Anche se a prima vista potrebbe non sembrare così, l’intervento chirurgico per il posizionamento di questi impianti è molto meno invasivo per il paziente (un solo atto chirurgico). Se invece di inserire impianti zigomatici si suggerisse di ricostruire il mascellare con più innesti e posizionare impianti dentali convenzionali, si dovrebbero fare diversi interventi chirurgici anche in altre parti del corpo (testa o anca), per estrarre blocchi ossei per poi inserirlii nella mascella.
  • Migliore prognosi a medio e lungo termine Gli innesti ossei hanno un’altissima possibilità di insuccesso, vicina al 50%. Inoltre, sebbene abbiano successo all’inizio, hanno una grande tendenza al successivo riassorbimento, il che metterebbe a rischio la longevità dei tuoi impianti. Al contrario, gli impianti zigomatici sono inseriti all’osso zigomatico, una struttura solida e compatta praticamente immune al riassorbimento osseo.
  • Risultati immediati. Con gli innesti, oltre a eseguire più interventi, è necessario attendere tra i 6 e gli 8 mesi dopo ogni intervento affinché il materiale inserito maturi e si integri. Poi, è necessario attendere altri 4 o 5 mesi per l’osteointegrazione degli impianti convenzionali, prima di poter posizionare le protesi fisse. Con gli impianti zigomatici questo può essere fatto anche lo stesso giorno dell’intervento.

Quali sono gli svantaggi degli impianti zigomatici?

Sfortunatamente, il trattamento perfetto non è stato ancora inventato e gli impianti zigomatici non fanno eccezione:

  • Sono leggermente più costosi perché richiedono la partecipazione di un team medico multidisciplinare altamente qualificato.
  • Tecnica chirurgica più complessa di quella degli impianti convenzionali.
  • Maggior numero di studi diagnostici e preoperatori rispetto agli impianti convenzionali.

In quali pazienti sono indicati gli impianti zigomatici?

Nei pazienti che presentano grave riassorbimento osseo o atrofia mascellare e non hanno alcuna controindicazione chirurgica significativa. Inoltre, sono utili nel trattamento di pazienti oncologici sottoposti a resezione di tumori e porzioni del mascellare, o in coloro che hanno subito gravi incidenti o traumi.

In condizioni normali, gli impianti dentali convenzionali continuano ad essere la migliore alternativa per sostituire i denti mancanti o persi. Gli impianti zigomatici sono indicati solo quando non è assolutamente più possibile posizionare “impianti normali” nella mascella superiore.

Quali altri tipi di impianti esistono?

Sebbene gli impianti zigomatici siano i più conosciuti e utilizzati tra i cosiddetti “impianti speciali o lunghi”, esistono anche altre varianti di questi dispositivi.

Gli impianti pterigoidei sono utilizzati nella mascella superiore e sono molto utili quando non c’è abbastanza osso a livello della tuberosità, e sono fissati nel processo pterigomascellare dell’osso sfenoidale. Questi impianti si inseriscono in un osso più denso e ciò ne migliora la prognosi a medio e lungo termine.

Gli impianti pterigoidei possono essere posizionati in anestesia locale e la procedura è molto simile a quella degli impianti convenzionali, l’unica differenza risiede nella necessità di un maggiore lavoro preliminare da parte del chirurgo, che deve conoscere con precisione l’anatomia facciale del paziente tramite un esame radiografico 3d(cone beam); per eseguire correttamente la procedura.

Il chirurgo deve essere in grado di avvicinarsi al processo pterigoideo e posizionare l’impianto con un’angolazione corretta, per evitare complicazioni successive e soprattutto fallimenti nell’osteointegrazione.

Quanti impianti lunghi devono essere inseriti?

Ovviamente tutto dipende dal caso e dalle caratteristiche della mandibola. Possono essere posizionati da 1 a 4 impianti lunghi.

Il caso più comune è quello in cui l’intero mascellare è riassorbito o atrofizzato, ed è necessario posizionare 4 impianti, tra zigomatici e pterigoidei; per fissarvi successivamente la protesi.

“Quando l’osso mascellare è carente in quantità e qualità, gli impianti lunghi rappresentano l’unica opzione affidabile per ottenere una riabilitazione orale fissa con impianti dentali”.

Questi impianti possono essere combinati con impianti dentali convenzionali?

Gli impianti zigomatici, pterigoidei e convenzionali possono essere combinati per raggiungere gli obiettivi del trattamento e ridurre i costi. Alcuni pazienti avranno abbastanza osso per il posizionamento di impianti corti nella parte anteriore della bocca, ma non nella parte posteriore. In questi pazienti viene solitamente pianificata una riabilitazione mista, normalmente con 2 impianti posteriori lunghi e 4 impianti convenzionali nella regione anteriore del mascellare.

In altri casi, quando l’osso è completamente riassorbito o atrofico, è necessario posizionare 4 impianti zigomatici, 2 su ciascun lato del mascellare. Questa tecnica è nota come Quad Zygoma.

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